Specialisti o Tuttofare?

Nel mio solito girovagare tra i vari siti internet e blog sui motori di ricerca, mi sono imbattuto in un articolo nel quale si discuteva il giusto prezzo per un servizio di SEM. Proseguendo nella mia visita sul web, mi è capitato di leggere alcuni post su un Blog molto interessante ed in particolare mi ha colpito un articolo in cui si discute se è meglio affidarsi ad uno specialista tuttofare oppure ad un team di professionisti specializzati in diversi settori del SEM.

Leggendo le cifre di cui si parlava nel primo sito, e leggendo le considerazioni fatte sulla necessità di un' alta specializzazione nel campo dei Motori di ricerca, ho avuto un pò di perplessità.... Per fortuna qualcuno ha risposto molto cortesemente

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Voi cosa ne pensate?

Considerazioni sui link in entrata ed in uscita.

Una delle pratiche più usate dai SEO, o da chi cerca in qualche modo di far salire il proprio sito in vetta alle classifiche dei motori di ricerca, è quella della link popularity. Chi non si è mai affannato a cercare centinaia di siti da cui farsi "linkare" ? Nei vari forums, blogs, tutorials, si è sempre data la massima importanza ai link in entrata. Lo stesso Google attribuisce un suo punteggio in base alla "qualità dei link in entrata ". E i link presenti nel nostro sito ? Sono importanti ? E' vero che penalizzano il nostro pagerank ?
Partiamo da un presupposto: Se nessuno mettesse dei link all' interno del proprio sito, nessuno sarebbe a sua volta linkato. Osservazione ovvia ma molto spesso sottovalutata.

Possiamo ovviamente condividere l'affermazione che un linking 'artificiale’ è una cosa negativa. Anzi, negativissima e questo per un motivo facile da capire: qualsiasi cosa che venga fatta 'esclusivamente’ per i motori di ricerca (dal linking al cloaking) e che ovviamente non riguarda fattori on-page come l'html (gli umani non dovrebbero leggere le tag...) è negativa.

Se io linko un sito SOLO perchè così questo sito mi da' un backlink in cambio, sto facendo una cosa sbagliata perchè cerco di 'foolare’ gli algoritmi di Google. Comprare link, vendere linke anche scambiare link non è salubre per una buona SEO. Ma come fa Google a sapere se un linking (e, nello specifico, un interlinking) è 'sano' o 'malato', se è 'naturale’ o 'artificiale’? Ha semplicemente dei 'clues': per esempio, se il mio sito fa parte di un network come LinkWorth, la possibilità che i link in entrata e in uscitra sul mio sito siano 'artificiali’ è altissima.

Bene! Qual' è la giusta soluzione allora ?

Mettete link in uscita /altrimenti non ci sarebbero link in entrata su nessu sito, ma fatelo 'cum grano salis', ovvero linkando siti che 'effettivamentè sono di qualità (e non che sono solo disposti a ricambiare il link) e che non sono completamente off topic rispetto al vistro sito". Se creare un linking 'artificiale’ vuol dire incorrere in penalizzazioni se non in banning (anche se di solito i banning vengono 'comminatì per pratiche 'esplicitamente black' come il cloaking...) cio' significa che creare un linking 'naturale’ è cosa buona e giusta.

DOMANDA DI REINCLUSIONE NELL'INDICE DI GOOGLE

Siete stati esclusi dall' indice di Google ? Non disperatevi !
La cancellazione dagli archivi di Google, altrimenti detta BAN, non è un processo irreversibile. Se il tuo sito è stato rimosso puoi chiedere, tramite il modulo di contatto per webmaster, di essere riammesso nell'indice.

Prima di contattare Google, dovrai correggere tutti gli errori presenti nel tuo sito, eliminando ogni traccia di spam, testo nascosto, liste di keywords ecc.

Fatto ciò, utilizza il modulo di richiesta reinclusione nell'indice.

Il processo di reinclusione, richiederà settimane, forse mesi.

Nel frattempo non vi resta che lavorare sui contenuti e nella ricerca di link esterni.

Qualcosa in più su GOOGLE Antispam Team

Il GOOGLE ANTISPAM TEAM. Si occupa dell'analisi e della cancellazione manuale dall'indice di siti responsabili di tecniche SEO che sono contro le Guidelines di Google. Attualmente sta concentrando gli sforzi nel rimuovere dall'indice siti che fanno uso di Doorway Page. In particolar modo le doorway che presentano 3 caratteristiche : redirezione automatica del browser, testo nascosto o ridondante, keyword stuffing, utilità NULLA per l'utente.
Il team ha già fatto vittime illustri come i siti di BMW.DE e RICOH.DE, poi comunque reinclusi dopo 72 ore (...)

Nulla è dato sapere su eventuali azioni di pulizia su tecniche spam ben più maliziose quali SPAM ENGINE, DOMAIN HIJACKING, CLOAKING.

Google ed email di bann

Una nuova collaborazione tra il Google Webspam team ed il Google Sitemaps team sta creando un pò di scompiglio tra i webmaster. Questa collaborazione tra i due team di Google permetterà ad alcuni “fortunati” webmaster di ricevere degli avvisi nel caso incorrano in alcune delle penalità previste da Google per motivi di Spam. Questo servizio al momento è stato attivato in via sperimentale.
Utilizzando la console di Google Sitemaps vengono avvisati tutti coloro che, nella loro opera di ottimizzazione, hanno boicottato le linee guida di Google. Ovviamente non verranno avvisati tutti i webmaster colpevoli di Spam. Siti palesemente in contrasto le linee guida fornite da Google (keyword-stuffing, testo privo di senso autogenerato da apposti programmi, sneaky redirect..etc…) e che attuano pratiche di Spam particolarmente aggressive non verranno sicuramente avvertiti. Il servizio invierà le segnalazioni solo per quei siti che oltre ai problemi di Spam, presentano anche del contenuto utile ed originale.
Ecco il testo del messaggio che potrebbe apparire nella sezione Diagnostic del vostro account Google Sitemaps:
No pages from your site are currently included in Google’s index due to violations of the webmaster guidelines. Please review our webmaster guidelines and modify your site so that it meets those guidelines. Once your site meets our guidelines, you can request reinclusion and we’ll evaluate your site. [?]Submit a reinclusion request

In questo caso non vi resta che correre ai ripari ed effettuare le modifiche necessarie per non venire ulteriormente penalizzati da Google.
In ogni caso Google prevede una sospensione temporanea di 30 giorni del sito web incriminato, salvo il caso in cui, dopo aver provveduto a correggere gli errori, non si dimostri la propria buona fede nell' averli commessi

Link all' articolo originale: